IL PIÙ GRANDE ATTACCANTE NON ALL-STAR

Ultima azione della partita, punto a punto. Se dovessi scegliere un giocatore tra tanti nella lega a cui dare quel pallone che vale la partita, lo darei a The Mississipi Bullet. Forse non oggi , sia perchè nella lega sono presenti giocatori notevoli, sia per la fase di decadenza a cui sta andando incontro Monta. Fino a pochi anni fa era lui il giocatore "clutch" per eccellenza, capace di segnare ovunque e comunque: dal palleggio in step-back, in fadeaway, in penetrazione appoggiando al vetro, da 3 , da long two o in avvicinamento.

2005. L'INIZIO
Scelto con la numero 40 nel draft del 2005, Ellis approda nel mondo del basket professionistico a stelle e strisce con 38 punti di media alla Lanier High School come biglietto da visita. Dopo un anno da rookie in uscita dalla panchina, condito da qualche infortunio di troppo, il vero inizio di carriera nella lega inizia dal secondo anno: vince il MIP (Most Improved Player) passando dai quasi 7 punti di media ai 16,5 diventando un elemento importante dei Warriors . La sua velocità in contropiede, il suo tiro in sospensione, la sua potenza sulle gambe sull'arresto e nell'andare fino in fondo, lo resero uno degli attaccanti migliori , tra i più versatili e adatti a diverse situazioni di gioco fin da subito.

ESTATE 2008, UNA QUASI STELLA

Dopo una stagione da oltre 20 punti di media ,nell'estate del 2008 il suo contratto passò dalla rookie scale di circa 770k  ad un'estensione quadriennale a 11 milioni di dollari a stagione. Nel corso della stagione seguente, Ellis si strappò un legamento della caviglia e fu costretto all' operazione. Mentì riguardo la causa dell'infortunio:dopo aver dichiarato di esserselo procurato durante un allenamento in Mississipi, in realtà emerse che si infortunò cadendo da una motocicletta. Ellis fu sospeso per 30 partite, quante ne erano necessarie per recuperare dall'acciacco e tornare ai suoi livelli.
La stagione 2009/10 è la migliore della carriera di Ellis : gli oltre 25 punti di media non gli garantirono comunque la nomina per l'ALL STAR GAME, inserendolo di diritto e in testa nell'elenco degli attaccanti più forti non scelti per l'ASG (nel quale entrano dalla porta principale anche Big Al Jefferson e Kevin Martin).
Formò con Steph Curry la coppia di "piccoli" della squadra, ma la tendenza a mantenere costantemente i piedi fuori dall'arco e nel volere la palla tra le mani invece di cercarla, non permise ai due di esprimersi nel modo migliore per la squadra. Golden State, che in quegli anni affrontò la sua vera identità nella lega, ovvero della (quasi) eterna perdente, faticò ad arrivare addirittura a 30 vittorie. Monta era il leader emotivo e tecnico in quegli anni, giocava oltre 40 minuti a partita, tirava più di 20 volte, era presente ovunque; i tiri importanti li prendeva e li segnava lui, perché in una squadra con poca qualità come erano gli Warriors dal 2007 al 2011, era l'unico in grado di risollevare la situazione.
Golden State preferì rinnovare e puntare su Stephen Curry invece di continuare con Ellis in squadra (mai scelta fu più giusta): a distanza di due anni, infatti, lo stesso Ellis dichiarerà che se non fosse stato per quello scambio, molto probabilmente i Dubs non avrebbero vinto il titolo e ad oggi non sarebbero la squadra più forte della lega.
Il 14 Marzo 2012 Ellis passò ai Milwaukee Bucks , in una trade in cui Stephen Jackson ed Andrew Bogut passarono a GSW, mentre Udoh, Brown e appunto Ellis fecero il tragitto opposto approdando nella città del Wisconsin.
Dopo una stagione e mezzo in chiaroscuro preferì aspettare la scadenza del contratto, per poi firmare con Dallas un contratto biennale a 8 milioni a stagione.

                                                                                    SITUAZIONE DA SECONDO VIOLINO

Arrivò alla corte di Cuban per riscattarsi dalle ultime due stagioni, ma non da giocatore principale (ruolo che spettava ovviamente a Nowitzki), ma per la prima volta fece parte di una squadra che pur non essendo tra le favorite per l'anello, era tra le outsider ai playoff. Dallas uscì al primo turno contro gli Spurs arrivando fino a gara 7 (quella del canestrone allo scadere di Carter), in una serie aperta più di quanto si ci aspettava: nelle tante partite aperte,mantenne a galla i Mavs nei momenti decisivi segnando 12,7,10,12 punti nel quarto quarto rispettivamente nelle gare 3,4,5,6 .
La sua dote nell'essere un giocatore clutch come pochi non servì nemmeno l'anno successivo nella serie contro i Rockets, nella quale le prestazioni di Monta (26 di media a partita) non bastarono ai Mavs che furono sconfitti 4-1, tornando in Texas con la coda fra le gambe.

Firmò la scorsa estate con Indiana: contratto triennale partendo da una base di 10,3 milioni a salire, con player option per il quarto anno.
In una squadra che Larry Bird vuole sempre più a trazione offensiva, Monta calza perfettamente nel contesto; George è la stella, Myles Turner il giovane di grande speranze, e poi tanti medi giocatori con una discreta esperienza nella lega. Vive una stagione opaca sia perchè i possessi offensivi sono in mano a George, sia perchè Vogel porta con sè ancora il suo gioco nel pitturato: ciò vuol dire meno palla in mano, meno tiri a disposizione. A prova di ciò, questa diventa la stagione (esclusa quella da rookie) in cui tira meno, con poco più di 12 tiri a partita.

Non sarà stato un grande del basket, ne tanto lo sarà vedendo il ruolo di terza scelta offensiva , ma dopotutto è Monta Ellis. Chi non si è mai emozionato o chi non lo ha mai ammirato grazie alla sua velocità e alla sua potenza? Spero che la risposta di voi che state leggendo sia "si , l'ho ammirato", perchè in caso contrario starei facendo una figura un po' barbina...
Resta il fatto che NON è stato mai scelto per l'All Star game unicamente perchè chi va all'ASG è scelto dai tifosi... e su questo non mi dilungherò, perchè ogni tifoso ha i suoi "gusti".